Parigi conquista i buyer - MFFashion.com

2022-10-08 17:32:46 By : Mr. Bieber He

Anche la Ville lumière ha cavalcato positivamente l’ondata di euforia già vissuta a Milano, grazie a show e presentazioni all’insegna della grandeur parigina, con un calendario ricco pure di momenti instagrammabili, come hanno spiegato i buyer intervistati da MFF. Protagonista il womenswear della primavera-estate 2023, giocato tra sensualità, eleganza, voglia di evasione e spettacolarizzazione, anche se il ritorno prepotente del colore nero e di scenari post-apocalittici, come quello di Balenciaga, ricordano l’incertezza del contesto internazionale. Tra gli show, sale sul podio all’unanimità Saint Laurent. Forti applausi anche per la sfilata artistico-surreale di Loewe, così come per Balenciaga e il suo setting nel fango. Coperni fa il botto mediatico grazie allo spray-on dress su Bella Hadid. Consensi anche per Valentino, Dior, Miu Miu, Dries Van Noten, Courrèges e The Row. Fra i più giovani spiccano Ludovic de Saint Sernin, Ottolinger, Minuit, Germanier, Chet Lo e Gauchere.

«Una Parigi affollata e ottimista, nonostante la minaccia di recessione, con una fashion week all’insegna di raffinatezza, eleganza e piacere di uscire e festeggiare. Forse è però mancato il fascino della novità e del rinnovamento di Milano», ha detto Nathalie Lucas-Verdier, general merchandise director accessories, luxury, shoes e women’s ready to wear di Printemps. «Bella Saint Laurent con le sue silhouette allungate e i capi in pelle super desiderabili. Loewe è stato un piacere visivo e ha mostrato i punti di forza di Jonathan Anderson. Miu Miu è tornata con una collezione forte, giocata sul suo Dna e sui codici di Miuccia Prada», ha aggiunto Lucas-Verdier, che cita tra gli eventi instagrammabili il setting di Saint Laurent, la bellissima sabbia di Courrèges, il momentum di Coperni e il campo di fango di Balenciaga.

«I miei best show Loewe, Saint Laurent e Balenciaga. Di grande effetto l’ambientazione post-apocalittica di Balenciaga, da sogno la location di Saint Laurent che trasuda di eleganza parigina e iconico l’abito dipinto spray dal vivo di Coperni su Bella Hadid», ha spiegato Tiffany Hsu, vice president womenswear e kidswear fashion buying di Mytheresa. «Sul fronte trend, molti top corti, pantaloni cargo e influenze rave come prosieguo del look Y2K, oltre a bellissime, surreali ed esagerate opere artigianali. Key piece: i sock boot di The Row, la arm bag e gli occhiali da sole di Balenciaga e il maxi cappotto di Saint Laurent», ha aggiunto Hsu, che tra i nomi da tenere d’occhio cita Chet Lo, Rui, Didu e Ponte.

«Parigi ha confermato l’energia molto positiva respirata nel fashion month, con alcune punte di eccellenza, ma nel complesso è stata meno forte di Milano. Top collection: Saint Laurent, Loewe, Balenciaga, Dries Van Noten, Valentino, Miu Miu, Vivienne Westwood e Coperni. Bene anche Zimmermann, Acne studios, Az factory e la riscoperta di Bruno Frisoni per le shoes. Tra i nomi più nuovi, Minuit e Germanier», ha detto Federica Montelli, head of buying di Rinascente. «Momenti clou e virali: l’abito live di Bella Hadid da Coperni, il mega show nel fango di Balenciaga, Thom Browne con l’attrice Michaela Jaé Rodriguez nella Cadillac rosa e il Kanye West secret show», ha detto Montelli.

«Parigi non ha certo deluso: tanta energia e un calendario con un avvincente mix di brand. Ci sarebbe però piaciuto vedere un casting più vario e body positive in alcuni show. Stand-out Saint Laurent, Loewe, Courrèges e Balenciaga con il suo set di fango. Da citare anche lo spray-on dress su Bella Hadid da Coperni», ha detto Heather Gramston, head of womenswear di Browns. «In generale, più che di trend per la prossima estate, parlerei di un mood piuttosto cupo dovuto all’incertezza economica globale. Con molto nero, tailoring e pelle presenti in brand del calibro di Balenciaga», ha aggiunto Gramston.

«La fashion week parigina si riconferma la più completa con brand sia emergenti sia established: dalla presentazione haute couture di Schiaparelli al grunge di Balenciaga, ma anche con Victoria Beckham al suo debutto nella capitale francese o brand come Valentino che da sempre scelgono Parigi», ha spiegato Claudia Gazzelloni, women’s buyer di Luisaviaroma. «Best show Saint Laurent, Coperni, Courrèges, Sacai e Gauchere. In primo piano frange, crochet e calze a rete, cut out e maglie di cristallo, paillette, western rodeo e grunge», ha aggiunto Gazzelloni.

«Una fashion week ricca di sfilate, presentazioni e stimoli, nonostante il pensiero costante alla non facile situazione mondiale. Bella Coperni, super le location di Balenciaga, Thom Browne e Saint Laurent. Da segnalare, tra i giovani, Ludovic de Saint Sernin, Atlein e Weinsanto», hanno detto Alessandro Locati e Debora Bernardi di Plas consulting, che gestisce il buying di 40 insegne multibrand in Italia ed Europa. «Una Parigi super affollata ed euforica, all’insegna della spettacolarizzazione. Best show Saint Laurent, Dior, Valentino, Balenciaga, The Row, Dries Van Noten e Coperni. Grande ritorno del nero, giacche morbide ovunque, pantaloni larghi o longuette. Top i sandali con il fiore gigante e la nuova Paseo bag di Loewe, le platform in plexi e le tote di Valentino», ha spiegato Gabriele Pancheri, head of buying di G&B, Negozio.

«Una donna molto sensuale e raffinata in una Parigi effervescente: in primo piano abiti e gonne, mini o longuette, dalle linee avvolgenti, tacchi alti e platform. Molto black, con tocchi di colori accesi. Belle Saint Laurent, Valentino, Coperni, Balenciaga e Stella McCartney. Bene anche The Row, Ludovic de Saint Sernin e Ottolinger», ha detto Tiberio Pellegrinelli, buying consultant per multibrand italiani. «Parigi si è ispirata a Madame de Pompadour e alla sua sensualità. Gli abiti sono molto corti e couture, i look trasparenti e asimmetrici. Tacchi altissimi, plateau trasparenti», ha spiegato Denis V. Evstafiev, founder di Fashionistas concept, i cui best show sono stati Loewe, Valentino, Saint Laurent, con le best location di Coperni, Balenciaga e Chanel. «Must have i baby doll dress di Loewe, i look monocromatici di Saint Laurent con i lunghi cappotti e i total logo di Valentino, le scarpe con calze lunghe (Chanel) e i plateau trasparenti (Coperni e Valentino), le borse di Balenciaga e i multipocket item (Louis Vuitton)», ha chiosato Evstafiev. Adesso la parola passa al mercato. (riproduzione riservata)

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