Quando si ha diritto allo sconto fiscale del 19% sull’acquisto di dispositivi per la correzione di difetti visivi. Rientra la montatura? E gli occhiali da sole?
Non è un problema che interessa soltanto chi ha una certa età. Anche bambini e giovani possono avere bisogno di occhiali da vista e i genitori sanno che, ogni volta e a seconda del difetto visivo da correggere, sono dolori per il portafoglio. Lo Stato viene incontro a chi deve acquistare quello che, a tutti gli effetti, viene considerato un dispositivo medico e riconosce uno sconto fiscale del 19% tramite la dichiarazione dei redditi. Quindi, la detrazione occhiali da vista come funziona?
Bisogna, innanzitutto, tenere presente che la spesa per gli occhiali da vista, come tutte le altre spese sanitarie, hanno una detraibilità vincolata ad una franchigia di 129,11 euro. Significa che si può applicare lo sconto fiscale solo per la cifra che eccede tale soglia. Ad esempio, se per un paio di lenti si spende 500 euro, la detrazione sarà il 19% di 370,89 euro (500 – 129,11 euro di franchigia).
Si tenga presente, però, che la franchigia va applicata sulla totalità delle spese mediche sostenute durante l’anno e non sulle singole voci di spesa. Così, chi ha acquistato cinque medicinali o dispositivi del valore di 80 euro ciascuno (quindi, singolarmente inferiori ai 129,11 euro) avrà una spesa totale di 400 euro che darà diritto alla detrazione sulla differenza tra 400 euro e la franchigia.
Altro dubbio che può avere il contribuente: la detrazione interviene solo sulle lenti o anche sulla montatura degli occhiali da vista? Daremo una risposta anche a questa domanda.
Come accennato, l’acquisto di occhiali da vista dà diritto alla detrazione fiscale del 19% anche se chi ne ha bisogno li compra in un luogo diverso dalla farmacia, come normalmente avviene.
Per fruire del beneficio, però, è necessario che sullo scontrino o sulla fattura vengano indicati:
Si ha diritto alla detrazione sugli occhiali da vista anche quando il pagamento viene effettuato in contanti, purché non venga superata la soglia prevista dalla legge oltre la quale è obbligatorio l’uso di moneta elettronica o di altri strumenti tracciabili (assegno o bonifico bancario). Tale limite è di 999,99 euro a partire dal 1° gennaio 2023.
Importante segnalare che si gode della detrazione del 19% anche sulla visita oculistica, come su tutte le altre visite mediche specialistiche.
Per fruire della detrazione fiscale del 19% sugli occhiali da vista è necessario indicare la spesa nella dichiarazione dei redditi come acquisto di dispositivo medico. Nel caso della visita oculistica, la spesa dovrà essere riportata nel 730 come prestazione specialistica.
Che succede se il contribuente decide di sostituire gli occhiali da vista con delle lenti a contatto? E che cosa succede con la montatura? La spesa va separata da quella relativa alle lenti oppure beneficia dello sconto fiscale?
Come lo stesso ministero della Salute conferma sul suo sito, non esiste un elenco ufficiale dei dispositivi medici detraibili. Ciò nonostante, lo stesso Ministero pubblica una lista non esaustiva di prodotti legati alla correzione dei difetti visivi che beneficiano della detrazione del 19%. Si tratta di:
Pertanto, rientrano nella detrazione sia le lenti a contatto, sia le soluzioni per la manutenzione delle lenti stesse (il liquido per la pulizia, per capirci) sia la montatura degli occhiali. Attenzione a quest’ultima, però: sono escluse del beneficio fiscale le spese sostenute per l’utilizzo di metalli preziosi come oro, argento o platino nella realizzazione della montatura stessa.
Al fine di beneficiare della detrazione fiscale del 19% sugli occhiali da vista, bisogna conservare tutta la documentazione che dimostra la spesa sostenuta, a cominciare dalla prescrizione medica che giustifica la necessità dell’acquisto.
Ovviamente, occorrerà tenere lo scontrino o la fattura che riportino i dettagli sopra citati, cioè il nome del contribuente che ha sostenuto la spesa, la descrizione del dispositivo medico e il codice AD oppure l’indicazione della marcatura CE.
Per la detrazione sulla spesa effettuata per la visita oculistica, basterà conservare e allegare alla dichiarazione dei redditi la fattura o la ricevuta fiscale rilasciata dallo specialista. Se la visita è stata fatta tramite il Servizio sanitario nazionale, è necessario conservare una copia del ticket pagato all’accettazione.
È possibile portare in detrazione anche la spesa sostenuta per gli occhiali da sole, purché graduati: solo in quest’ultimo caso, infatti, possono essere considerati dei dispositivi medici per la correzione di difetti visivi.
Anche in questo caso, occorrerà presentare ricevuta fiscale o scontrino parlante (quello che riporta il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa). Devono essere sempre indicate la descrizione del dispositivo medico, e la documentazione relativa alla marcatura CE o il codice AD.
Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche)
Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento
Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.
Segui il nostro direttore su Youtube
Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato.
"La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. Stampa 1/2016. | © Riproduzione riservata | La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via F. de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT20N0706280880000000138231 - Swift ICRAITRRTI0