OPR: gli occhiali italiani che a New York sfidano i colossi – La Voce di New York

2022-10-09 12:05:26 By : Mr. Chen Andy

President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara English Editor: Grace Russo Bullaro 

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Federica Scala e Idriss Nestor di OPR - Foto di Terry W. Sanders

L’italiana Federica Scala e il francese Idriss Nestor, sfidano i colossi e si prendono New York. Quarant’anni lui, trentotto lei, alla fine del 2021 hanno lanciato OPR Eyewear. Un’impresa che produce occhiali strizzando l’occhio al mercato di nicchia, con la forza della sostenibilità.

Abbiamo incontrato Federica nel negozio di proprietà – nell’avveniristico Hudson Yards – l’ultimo quartiere di Manhattan, in ordine di tempo. Dietro un paio di lenti oversize nere, la giovane imprenditrice ci ha raccontato la nascita del sogno americano.

Federica, innanzitutto cosa significa OPR?

“È un’abbreviazione della locuzione latina omnia praeclara rara, tutte le cose eccellenti sono rare. Appartiene al filosofo Marco Tullio Cicerone. Esprime appieno l’essenza del nostro progetto”.

“È stata una scelta spinta da una passione comune, io e Idriss li amiamo da sempre. Con il look del giorno, per la circostanza, secondo il mood, gli occhiali per noi sono complementari. Rappresentano la nostra personalità. Per questa ragione assumono un valore. Quando abbiamo raccontato ad amici e conoscenti di OPR a loro è sembrato scontato. “Finalmente. Non siamo meravigliati”, ci hanno detto.  

OPR ha meno di un anno

“È nata durante il periodo del lockdown dovuto al Covid 19. Io lavoravo come consulente legale per un’organizzazione internazionale legata alle Nazioni Unite. Mentre Idriss aveva una società di consulenza per un gruppo di armatori. Nonostante fossimo soddisfatti delle nostre carriere, il cambiamento è avvenuto in modo naturale. Dai primi bozzetti, con alcune linee guida segnate sulla carta, abbiamo proseguito senza sosta fino a novembre del 2021, mese di apertura del nostro atelier a New York.

OPR significa prodotti di nicchia?

È un’azienda che si basa sul lavoro artigianale. Gli occhiali sono prodotti a mano, il che denota una produzione limitata. Vediamo la realizzazione passo dopo passo. Non seguiamo le tipiche collezioni stagionali imposte dalla moda. Inoltre siamo partiti con un’idea precisa: creare oggetti che rispecchiassero i principi della nostra filosofia di vita, in primis quello dell’ecosostenibilità. Valore realizzabile solo tramite l’artigianato appunto.

Qual è stato il primo step?

Pronti i disegni, abbiamo scovato gli artigiani. La scelta è stata scrupolosa, dalla Lombardia alla Basilicata, fino alla Sicilia. I laboratori da cui ci serviamo seguono loro stessi i principi green, dall’acqua ai materiali rigorosamente riciclati, lavorano utilizzando energia solare. 

Le montature sono realizzate con acetato nuovo e riciclato -materiale vegetale al 100 per cento – oppure titanio. Il primo è ottenuto dagli scarti di legno e fibre di cotone, l’altro – che non sviluppa ruggini – consente il massimo del recupero. In aggiunta, polveri e residui di acetato -solitamente materiali di scarto – diventano collane o lacci reggi occhiali, insieme a simpatici portachiavi. 

Total green. Imballaggi e carta sono riciclati al 100 per cento. I biglietti di auguri delle festività- realizzati a mano – hanno semi di fiori che possono essere piantati e l’inchiostro è a base di soia. Chi acquista può riutilizzare il sacchetto di vendita, di cotone naturale. L’astuccio è molto originale, proviene da reti da pesca dismesse. Al tatto ha la consistenza della stoffa. Inoltre è verde, green appunto. 

I “grandi” del settore, la concorrenza

Noi offriamo un prodotto diverso, apprezzato da una clientela esigente. Qualità, produzione limitata, attenzione per l’ambiente, sono aspetti in forte ascesa. Disponiamo di una linea personalizzabile – dalla forma al colore – che parla di unicità. Oltre alla cura del design e dei materiali, nel nostro atelier è presente un oculista con tecnici che montano le lenti. Ci serviamo dai migliori: Zeiss e LTL – anche queste personalizzabili con servizio di custom tinting in loco. Io e Idriss siamo maniaci del dettaglio.

OPR si trova nella zona più nuova di Manhattan, in parte ancora in costruzione.

Questa è la zona dell’isola che più di ogni altra rispecchia i canoni di cui andiamo fieri. Il quartiere è stato progettato con uno sguardo nel rispetto del verde, nonostante la porta si affacci su una piazza enorme, con palazzi che svettano portentosi. È un luogo che dà il senso della grandezza di questo Paese.

Occhiali Made in Italy disponibili solo a New York

Questa è la città non solo del presente ma il posto dove vediamo il nostro futuro. Gli input che ci regala sono una chiave importante. Ci dà fiducia e ci spinge verso la direzione in cui crediamo. In altre parole, New York ci ha offerto la possibilità di esprimere il nostro potenziale. Naturalmente vendiamo anche online e da qui spediamo in tutto il mondo.

Un’italiana e un francese. Dove vi siete incontrati?

Ci siamo conosciuti in Puglia, durante una vacanza. Idriss arrivava da Parigi, dove è nato e cresciuto. Io da Roma. Dopo alcuni mesi di relazione a distanza si è trasferito definitivamente in Italia, Paese che ama profondamente. Dal nostro primo incontro sono trascorsi venti anni, di cui dieci vissuti a New York City. Qui, 4 anni fa è nato anche nostro figlio William. Un sogno tutto americano.

Originaria di Anzano, in provincia di Foggia, è una ghostwriter e scrive di New York City, dove vive da 18 anni

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