Milano San Babila, nel palazzo del Teatro Nuovo arriva Salt Bae: la bistecca vip dell’ex macellaio influencer- Corriere.it

2022-10-16 13:00:44 By : Mr. Raymond Chou

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Verso la chiusura il teatro, ormai fermo da due anni. Ristoranti e uffici per il rilancio di Palazzo del Toro. Ai piani superiori arriverà nel 2023 la steak house del macellaio famoso per come sala la carne

Il palazzo che ospita il Teatro Nuovo e, nel riquadro, Salt Bae

È la rivoluzione in uno degli stabili icona di Milano, quello in piazza San Babila 1/3 dove ha sede anche, nel seminterrato, il teatro Nuovo , chiuso dalla pandemia. Secondo quanto riferiscono fonti finanziarie proprio lì, ai piani superiori, arriverà l’anno prossimo la steak house Nusr-Et di Salt Bae — pseudonimo di Nusret Gökçe —, l’ex macellaio ora influencer di origini turche diventato ricco e famoso con un semplice meme, la «mossa» con cui fa scivolare il sale dalla punta delle dita sull’avambraccio e poi nel piatto per condire prelibatissime bistecche.

Un uomo, un personaggio: 10 milioni di like in pochi giorni anche per il suo ultimo locale inaugurato nel 2021 a Londra, clienti da David Beckham a Naomi Campbell , che ha totalizzato 7 milioni di sterline di ricavi nel primo trimestre dell’apertura, a dispetto del tracollo di recensioni su Tripadvisor, dove è scivolato verso il fondo della classifica. La ricetta prevede peraltro un conto ben più salato delle bistecche, con costi a due zeri, fino alla leggendaria «Golden giant tomahawk» ricoperta d’oro e valutata 1.600 euro.

Occhiali da sole tondi indossati anche di giorno, pizzetto ispanico e capelli lunghi raccolti in una coda, Salt Bae («Sale» e «Before anyone else, prima di chiunque altro») ha iniziato a lavorare a 16 anni come macellaio in Turchia e a 27 ha aperto il suo primo ristorante. Da lì, complice anche la bravura a porsi come personaggio, la corsa, con locali aperti in pochi anni da Abu Dhabi a Dallas, da Mykonos a New York. Ora Milano.

Nel 2020, a 37 anni, ha iniziato ad adocchiare come meta Milano e guardava alla zona di Porta Nuova o al Quadrilatero. Alla fine però ha scelto Palazzo del Toro di piazza San Babila che fa capo all’immobiliarista romano Giuseppe Statuto e che è tutelato dal Ministero per i Beni e le attività culturali come «monumento nazionale italiano». L’edificio, interessato a un potente rilancio, avrà destinazione mista: ristoranti e uffici ai piani superiori e negozi al piano terra — tra cui ad esempio Diesel, già presente. Per il sotterraneo, dove c’è il teatro, il progetto è invece indietro, dicono le fonti, e nessun contratto è ancora stato firmato, ma è possibile che in capo a due o tre anni si estenda anche lì lo stesso Nusr-Et. Del resto da tempo il Nuovo non è più aperto neanche a chi lo chiede per eventi o prove degli spettacoli : l’epilogo più probabile è che venga sancita la definitiva chiusura.

La storia dell’edificio che lo ospita parte da lontano. Nel 1935, la Compagnia Anonima di Assicurazioni di Torino e La Vittoria Assicurazioni Generali realizzarono un complesso polifunzionale in Galleria De Cristoforis, prima via commerciale coperta della città. Per più di mezzo secolo lo stabile restò saldamente in quelle mani: i negozianti storici trattarono gli affitti con la compagnia assicurativa piemontese fino al 13 settembre 1999, giorno in cui si perfezionò la cessione alla Isim spa per 105 milioni di euro. Da lì, invece, una serie di traversie: solo nel 2005, tre passaggi di proprietà fino all’ultimo, il 19 luglio, quando la Derilca srl che fa capo a Statuto per 235 milioni acquisisce tutto.

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